La pubblicità “sbagliata” che ci vede lungo.
Quando tutto “sebra sbagilato” ma in realtà è una strategia ben vista.
In un mondo visivo saturo di messaggi, solo ciò che sorprende ha davvero il potere di fermarci. È da questa osservazione che nasce la nuova campagna affissione realizzata per MG Ottica, ideata da Officina Immagine. Una comunicazione che si fa notare — anche (e soprattutto) quando sembra sbagliata.
Stadio uno:
Il potere dell’errore percepito
“Quadno vedi male tutto sebra sbagilato”. È questa la frase — volutamente scritta con errori ortografici — che campeggia al centro del cartellone blu apparso nei giorni scorsi lungo alcune strade del Ticino. Un messaggio che, a prima vista, può apparire frutto di una svista. Ma basta un attimo perché il cervello faccia ciò che sa fare meglio: riorganizzare il senso. E proprio lì avviene la magia. Un sorriso. Una presa di coscienza. Una piccola esperienza cognitiva che funziona perché imprevista.
Stadio due:
Da un atto vandalico a un’intuizione strategica
Ma non finisce qui. Da un atto vandalico a un’intuizione strategica ha dato vita ad una seconda fase della campagna. Sappiamo tutti che dopo una settimana, lo stesso cartellone diventa scontato… allora perché non dargli un po’ di pepe?
L’idea creativa ha origine da un evento reale: il vandalismo che ha colpito diversi F12 stradali nel Locarnese qualche tempo fa ha stimolato l’idea. Dove molti vedevano solo degrado urbano, noi abbiamo visto un’opportunità comunicativa: quei cartelloni imbrattati, paradossalmente, erano i più osservati. E se l’occhio va dove c’è rumore visivo, allora perché non trasformare un potenziale “atto vandalico” in una performance orchestrata?
La strategia prevedeva inizialmente la partecipazione di uno street artist noto, chiamato a intervenire sull’affissione in pieno giorno. L’artista avrebbe poi postato l’azione live sul proprio profilo social, prendendo una posizione netta contro le affissioni pubblicitarie, generando attenzione e stimolando la curiosità del pubblico. Parallelamente, MG Ottica avrebbe “filmato” l’intervento postando l’accaduto nelle proprie storie con un tono semi-preoccupato — “Guardate cosa stanno facendo alla nostra pubblicità”.
Il doppio post avrebbe creato un cortocircuito virtuoso tra reale e simulato, tra vandalismo apparente e visione strategica, dando vita a un piccolo caso mediatico urbano. Un’idea che, pur rimodulata per necessità di tono, ha conservato la propria forza concettuale nella versione finale.
L’arte dell’attenzione consapevole
Questa campagna non è solo una provocazione visiva. È un esempio di come si possa costruire un dialogo intelligente con il pubblico, senza gridare. Di come la pubblicità possa far sorridere — e pensare — allo stesso tempo. È anche un esercizio di attenzione: la stessa che MG Ottica mette nei propri servizi, la stessa che richiede ogni buona comunicazione.
Il nostro approccio
Idee che nascono da ciò che accade, osservare prima di parlare, cogliere le energie invisibili di un contesto culturale, sociale: intercettare un segnale nel rumore e trasformarlo in messaggio.
A volte, ciò che sembra sbagilato… è solo un ottimo gancio.
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